La relazione tra obiettivo, motivazione e impegno è alla base di ogni processo di crescita. Questo triangolo – chiamato appunto Triangolo Obiettivo, Motivazione e Impegno – guida il successo a livello personale e professionale. In questo articolo esploreremo come queste componenti interagiscono e come, applicandole correttamente, si può creare un circolo virtuoso verso il successo
La Domanda Iniziale: “Chi te lo fa fare?”
Quando ci vediamo impegnati in modo intenso su un progetto o un’attività, spesso ci viene chiesto: “Ma chi te lo fa fare?” o “Dove trovi la motivazione?“. Queste domande riflettono una difficoltà comune: non tutti comprendono il meccanismo che alimenta la nostra motivazione. Reinhold Messner, famoso alpinista, ha sintetizzato questo concetto dicendo:
“La motivazione non capita a cena, non si può comprare al supermercato, né può esserti regalata da qualcuno che ne ha in eccesso, non è in vendita.”
Messner mette in evidenza che la motivazione è un elemento intrinseco, un fuoco interiore che va nutrito. Questa scintilla deve essere alimentata, trasformandola in un incendio che brucia anche nelle difficoltà.
La Motivazione: Un Fattore Personale
Uno degli errori più comuni è quello di voler comprendere la motivazione altrui attraverso la propria prospettiva. Tuttavia, la motivazione è strettamente individuale e soggettiva. La domanda giusta non è “Chi te lo fa fare?”, ma “Quali sono le tue motivazioni?“.
Per comprendere cosa spinge qualcuno ad agire, bisogna fare un passo indietro e chiedere. Solo conoscendo le leve motivazionali di una persona possiamo aiutarla a rafforzare il suo impegno. Questo vale anche per il processo inverso: motivare qualcun altro richiede la comprensione delle sue necessità e aspirazioni personali.
Obiettivi: Il Primo Passo verso la Motivazione
Il primo elemento del triangolo è l’obiettivo. Fissare un obiettivo chiaro e significativo è fondamentale per dare vita alla motivazione. Quando ci poniamo un obiettivo che ci sta particolarmente a cuore, si accende in noi una spinta che ci porta avanti, anche di fronte alle difficoltà.
Un obiettivo ben strutturato, che stimola interesse e passione, innalza i livelli di motivazione, e questa, a sua volta, trasforma lo sforzo in impegno. Questo è il punto cruciale del circolo virtuoso: uno sforzo che nasce dalla motivazione viene percepito come positivo e non come fatica.
Al contrario, quando siamo costretti a perseguire un obiettivo che non ci interessa o che non è stato deciso da noi, la motivazione cala drasticamente. In questi casi, lo sforzo viene percepito come fatica, una sensazione negativa che porta a un calo di performance e a una riduzione dell’impegno.
La Differenza tra Fatica e Impegno
Un concetto interessante da esplorare è la distinzione tra fatica e impegno. Nel coaching, questo è un aspetto spesso sottovalutato, ma di fondamentale importanza per chi cerca di raggiungere i propri obiettivi. Un atleta, per esempio, raramente percepisce lo sforzo fisico durante l’allenamento come fatica; lo considera piuttosto come impegno, un investimento per migliorarsi.
Questo avviene perché l’atleta ha un obiettivo chiaro e definito che alimenta la sua motivazione. L’impegno diventa, quindi, una conseguenza naturale, mentre la fatica, intesa come sforzo inutile o sofferto, viene percepita solo quando manca un legame profondo con l’obiettivo.
L’Importanza di Rivedere gli Obiettivi
Quando ci troviamo di fronte a un calo di motivazione, che sia personale o di un collaboratore, la prima cosa da fare è rivedere gli obiettivi. Spesso, la perdita di motivazione è legata a obiettivi poco chiari, non allineati con le aspirazioni personali o non adeguati al contesto.
Per questo motivo, è fondamentale rivedere costantemente gli obiettivi, sia individuali che di squadra. Solo quando gli obiettivi sono chiari, raggiungibili e stimolanti, la motivazione può rimanere alta e l’impegno costante.
Il Triangolo Obiettivo – Motivazione – Impegno
Il concetto chiave del coaching si basa su questo triangolo: obiettivo, motivazione e impegno. Ogni elemento è interdipendente e alimenta gli altri in un circolo virtuoso. Ecco come si struttura:
- Obiettivo: È il punto di partenza. Deve essere specifico, misurabile e significativo per la persona.
- Motivazione: Si alimenta grazie all’obiettivo. Più l’obiettivo è rilevante per noi, più forte sarà la nostra motivazione.
- Impegno: È la traduzione concreta della motivazione. Quando siamo motivati, l’impegno non viene percepito come fatica, ma come uno sforzo positivo verso la realizzazione dell’obiettivo.
Come Creare un Circolo Virtuoso
Per generare questo circolo virtuoso è fondamentale seguire una sequenza logica. Ecco alcuni passaggi chiave per innescare questo processo:
- Definire obiettivi chiari: Devono essere concreti, realistici e, soprattutto, significativi per chi li persegue.
- Rafforzare la motivazione: Bisogna alimentare costantemente la motivazione attraverso piccoli successi e riconoscimenti.
- Sostenere l’impegno: L’impegno deve essere percepito come un mezzo per raggiungere l’obiettivo, non come un fine a sé.
La Motivazione Intrinseca ed Estrinseca
Un altro aspetto da considerare nel coaching è la distinzione tra motivazione intrinseca ed estrinseca. La motivazione intrinseca proviene dall’interno, è alimentata dal piacere e dalla soddisfazione personale nel raggiungere un obiettivo. È quella che mantiene l’impegno costante anche nei momenti di difficoltà.
La motivazione estrinseca, invece, è legata a fattori esterni come premi, riconoscimenti o gratificazioni. Sebbene possa essere efficace a breve termine, è la motivazione intrinseca che sostiene l’impegno nel lungo periodo.
Esempi Pratici di Coaching sul Triangolo Obiettivo-Motivazione-Impegno
Un esempio concreto può essere quello di un team di lavoro che deve raggiungere un obiettivo aziendale. Se gli obiettivi vengono imposti dall’alto senza considerare le motivazioni individuali dei membri del team, il risultato sarà un calo di motivazione e una percezione del lavoro come fatica. Al contrario, coinvolgendo il team nella definizione degli obiettivi e trovando leve motivazionali personali, l’impegno sarà percepito come un investimento positivo e produttivo.
Come Affrontare un Calo di Motivazione
Un calo di motivazione può verificarsi per diverse ragioni, ma nella maggior parte dei casi, la causa principale è un mancato allineamento tra obiettivi personali e contesto. Ecco come affrontare questo problema:
- Rivedere gli obiettivi: Assicurarsi che siano ancora rilevanti e stimolanti.
- Cambiare prospettiva: A volte, un cambiamento nel modo di vedere le cose può riaccendere la motivazione.
- Concentrarsi sui progressi: Celebrando anche i piccoli successi si può mantenere viva la motivazione.
Conclusione: La Forza del Circolo Virtuoso
In conclusione, il triangolo obiettivo, motivazione e impegno è alla base di ogni processo di crescita personale e professionale. Creare un circolo virtuoso tra questi elementi è essenziale per mantenere l’energia, affrontare le difficoltà e raggiungere il successo. In questo processo, il ruolo del coaching è fondamentale per aiutare le persone a scoprire e alimentare la loro motivazione, trasformando gli sforzi in impegno costruttivo.
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