Un buon leader comanda o guida il proprio team? Siamo abituati a pensare che ci siano solo due modi per “fare il capo”. Da un lato, c’è il capo che impone la propria visione alla sua squadra, dall’altra c’è l’ideale del capo illuminato, che ispira il team dando il buon esempio e spronando a dare il massimo. In realtà, gli stili di leadership sono molti di più. Non solo: è importante utilizzarli in modo diverso a seconda del contesto in cui ti trovi e degli obiettivi che vuoi raggiungere. Se vuoi migliorare le performance del tuo team di lavoro, continua a leggere.
A cosa serve la leadership?
Faccio subito una premessa: la leadership non è un talento, ma una forma di comportamento. In altre parole, tutti possono sviluppare la propria leadership. Certo, c’è chi è più portato a guidare per indole. Tutti, però, sono in grado di pianificare, organizzare, motivare e controllare il lavoro della propria squadra. A questo serve la leadership.
Come si diventa leader? Ogni persona ha un suo stile personale che si basa su:
- Le caratteristiche personali: carattere, motivazioni, valori
- Gli stili dei “mentori”: tutti impariamo da chi ci ha insegnato o ispirato
- I valori aziendali
- I collaboratori con cui lavoriamo
- La situazione di management specifica in cui ci troviamo
“Da un grande potere derivano grandi responsabilità.”
Il famoso motto di Spiderman sintetizza alla perfezione i molteplici ruoli del leader. Lo stile di leadership si riferisce a come il leader svolge le proprie funzioni e a come gestisce le sue responsabilità nei confronti del gruppo di lavoro.
Prima di parlarti dei vari stili di leadership che puoi imparare a utilizzare sul lavoro, chiediti:
- Sai ascoltare i tuoi collaboratori?
- Come individui finalità e standard lavorativi?
- Come sviluppi i piani d’azione?
- In che modo gestisci le persone e fornisce feedback?
- Supporti la crescita dei tuoi collaboratori?
- Stabilisci con la tua squadra un rapporto personale?
Gli stili di leadership.
Ora che hai capito chi è il leader e quali ruole svolge sul posto di lavoro, è il momento di parlare dei diversi stili di leadership. Nella tua esperienza potrai usarne solo uno, più di uno o tutti. L’importante è che tu riesca a capire a fondo la situazione e le persone con cui collabori, per scegliere di conseguenza lo stile che ti permette di ottenere le performance migliori.
Lo stile direttivo.
L’obiettivo dello stile direttivo di leadership è l’obbedienza immediata dei collaboratori. Il leader direttivo dice alle persone cosa fare, ascolta poco ed evita di chiedere opinioni. Si aspetta che il lavoro si faccia alla svelta e che si rispettino i suoi ordini. Controlla di frequente i collaboratori, utilizza soprattutto un feedback correttivo e motiva il team mettendo in evidenza le conseguenze negative per chi non segue le sue direttive.
Questo stile è efficace per:
- Quando si applica a compiti semplici
- In situazioni di crisi
- Quando sorgono difficoltà se non si seguono le istruzioni
- Con collaboratori problematici, quando altre strategie non hanno funzionato
Lo stile affiliativo.
L’obiettivo dello stile affiliativo è creare armonia nel team. Il leader affiliativo promuove un clima collaborativo e affiatato tra le persone, è attento al loro benessere ed evita di discutere delle prestazioni della squadra. Tende a ricompensare più le caratteristiche personali che i risultati. Non parla di standard, obiettivi e non dà istruzioni.
Questo stile è efficace per:
- Offrire un supporto personale
- Nell’integrare persone o gruppi in conflitto
- Se utilizzato in modo complementare ad altri stili di leadership
Lo stile coaching.
L’obiettivo dello stile coaching è favorire lo sviluppo professionale del team a lungo termine. Il leader coach aiuta i collaboratori a identificare i propri punti di forza e i punti deboli in relazione alle loro aspirazioni, incoraggia a raggiungere gli obiettivi nel lungo periodo e fornisce molti feedback.
Questo stile è efficace se:
- I collaboratori desiderano sviluppare le proprie potenzialità
- I collaboratori sono consapevoli del divario tra la situazione di prestazione attuale e quella da raggiungere
Lo stile partecipativo.
Il leader partecipativo ha l’obiettivo di generare impegno e nuove idee nel team. Spesso esprime fiducia nelle capacità dei collaboratori di autogestirsi. Li invita a partecipare alle decisioni e decide in base al consenso della squadra. Tende a organizzare molte riunioni e ascolta i collaboratori. Raramente fornisce feedback negativi, mentre ricompensa il lavoro ben svolto.
Questo stile è efficace se:
- I collaboratori sono competenti
- È necessario coordinare i collaboratori
- Il leader stesso ha bisogno di aiuto per trovare soluzioni e strategie
Lo stile battistrada.
L’obiettivo del leader battistrada è raggiungere alti standard d’eccellenza. Per farlo, guida il team con il proprio esempio. È poco tollerante verso la prestazione mediocre: se le persone non raggiungo i suoi standard, tende a togliere responsabilità e a non delegare il compito. La collaborazione tra persone è solo uno strumento per raggiungere l’obiettivo di business.
Questo stile è efficace se:
- I collaboratori sono competenti, motivati e conoscono il loro lavoro
- È necessario ottenere risultati a medio termine
Lo stile autorevole.
Il leader autorevole ha l’obiettivo di fornire una visione e strategie a lungo termine. La vendita della Vision aziendale è essenziale. Per motivare la squadra richiede il punto di vista dei collaboratori e spiega i benefici a lungo termine per le persone e l’organizzazione. Stabilisce degli standard e monitora le performance in base alla visione globale, più che al singolo compito. Utilizza in misura uguale il feedback positivo e quello negativo. Questo stile funziona solo se il leader è percepito come l’esperto o l’autorità in materia.
Questo stile è efficace per:
- Trovare una nuova vision o definire un orientamento chiaro
- Guidare collaboratori appena inseriti nel team
Quale leader vuoi diventare?
Abbiamo visto che ci sono molti modi per essere leader e guidare la propria squadra. Qualunque sia lo stile in cui ti ritrovi, l’importante è essere consapevoli che l’efficacia di ognuno dipende dal contesto di management e dalle persone che formano il team. Lo stile direttivo funzionerà male con una squadra molto affiatata e competente. Uno stile partecipativo è una scelta azzardata se si deve svolgere un compito semplice nel minor tempo possibile, magari in una situazione di crisi.
Il consiglio è di analizzare in modo approfondito la situazione che devi gestire, capire le esigenze e i punti di forza dei tuoi collaboratori e sviluppare le tue tecniche di comunicazione efficace. Buon lavoro!
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Ciao, a presto!
Costantino