Prestazione vs Risultato: quale approccio scegliere per il successo?

Nel mondo del lavoro e dello sport, ci troviamo spesso di fronte a una scelta fondamentale: chi vince tra prestazione vs risultato? Questa dicotomia può influenzare profondamente il nostro approccio al successo e alla realizzazione personale.

Le Due Scuole di Pensiero

Il dibattito tra orientamento al risultato e orientamento alla prestazione può essere incarnato da due figure emblematiche del mondo sportivo:

  1. Vincent Lombardi: “Se la vittoria non è tutto, perché si tiene il conteggio dei punti?”
  2. Pierre de Coubertin: “L’importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene.”

Queste due filosofie rappresentano gli estremi di un continuum su cui tutti noi ci posizioniamo.

L’Orientamento al Risultato: Pro e Contro

L’orientamento al risultato si caratterizza per un focus sul confronto con avversari o competitor. In questo approccio, la valutazione è basata principalmente su vittoria o sconfitta, e c’è una stretta relazione tra successo e risultato ottenuto. I vantaggi di questo orientamento includono una motivazione chiara e misurabile e obiettivi concreti e definiti. Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi da considerare. Può portare a una possibile frustrazione in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi e c’è il rischio di sottovalutare il processo di miglioramento.

Vantaggi:
  • Motivazione chiara e misurabile
  • Obiettivi concreti e definiti
Svantaggi:
  • Possibile frustrazione in caso di mancato raggiungimento
  • Rischio di sottovalutare il processo di miglioramento

L’Orientamento alla Prestazione: Pro e Contro

L’orientamento alla prestazione, invece, pone l’attenzione sul miglioramento progressivo e sulla qualità della performance. La valutazione è basata sui propri progressi, piuttosto che sul confronto diretto con gli altri. Questo approccio offre una maggiore resilienza di fronte agli insuccessi e favorisce lo sviluppo continuo di competenze. D’altra parte, può presentare difficoltà nel confronto con standard esterni e c’è il rischio di perdere di vista obiettivi concreti.

Vantaggi:
  • Maggiore resilienza di fronte agli insuccessi
  • Sviluppo continuo di competenze
Svantaggi:
  • Possibile difficoltà nel confronto con standard esterni
  • Rischio di perdere di vista obiettivi concreti

Come trovare il giusto equilibrio?

Un approccio equilibrato che combini entrambi gli orientamenti può offrire i migliori risultati. Ecco alcuni consigli:

  1. Stabilire obiettivi di prestazione e di risultato: Definite sia i traguardi finali che volete raggiungere, sia i parametri di qualità della vostra performance.
  2. Monitorare i progressi: Tenete traccia non solo dei risultati finali, ma anche dei miglioramenti incrementali nelle vostre competenze.
  3. Celebrare i successi di processo: Riconoscete e premiate gli sforzi e i miglioramenti, non solo i traguardi raggiunti.
  4. Imparare dalle sconfitte: Utilizzate i risultati negativi come opportunità di apprendimento e crescita.
  5. Adattare l’approccio: Siate flessibili nel vostro orientamento a seconda del contesto e della situazione specifica.

La Chiave del successo è nell’Equilibrio

Alla fine cosa è giusto scegliere tra prestazione vs risultato?. La chiave sta nel trovare un equilibrio tra l’orientamento al risultato e quello alla prestazione. Questo mix vi permetterà di mantenere una motivazione alta, di migliorare costantemente e di raggiungere i vostri obiettivi in modo sostenibile e gratificante.


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