Prima di interagire con una persona hai ben chiaro qual è il risultato che vuoi ottenere?
La maggior parte delle persone ancora oggi è convinta che saper comunicare significhi parlare con buona fluenza, bene, senza errori grammaticali, in modo chiaro e sintetico.
Pensano che terminato il discorso il loro compito sia concluso. Per loro è importante dire ciò che hanno in testa. Il processo comunicativo finisce lì.
Danno per scontato che gli altri capiscano quali sono le loro intenzioni.
È la strada migliore per generare incomprensioni e fraintendimenti.
Possiamo comunicare per raggiungere 5 macro obiettivi:
- per informare
- per persuadere
- per convincere
- per motivare
- per spingere al cambiamento
Ogni obiettivo richiede opportune sequenze e costruzioni linguistiche.
Ti faccio un esempio: obiettivo comunicare per spingere al cambiamento.
Ipotizziamo che voglio proporre a un collaboratore un nuovo ruolo e che lui sia dubbioso e incerto.
Devo evitare di evocare frame negativi che rinforzerebbero il suo scetticismo come ad esempio:
“Mi rendo conto che quello che ti chiedo rappresenta per te un sacrificio.”
“So che potresti andare incontro a difficoltà.”
“Mi rendo conto che il nuovo ruolo che ti propongo comporti per te rinunce.”
Non solo evitare frame negativi (ad esempio il nuovo ruolo che propongo invece di difficile diventa sfidante oppure non semplice), ma cosa più importante, devo linguisticamente fargli “vedere” e percepire, tangibili o intangibili, i vantaggi per lui che quel nuovo ruolo per lui propone o presenta
Conoscere le tecniche del linguaggio di precisione ti permette di ingaggiare collaboratori e clienti e di abbandonare paradigmi linguistici che le neuroscienze hanno dimostrato essere inefficaci.
Puoi facilmente comprendere da questi esempi cosa e quanto può significare per te acquisire la capacità di saper padroneggiare abilità relative all’intelligenza linguistica e persuasiva.
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